I Corrispettivi Elettronici: Dal Fisco Tradizionale alla Digitalizzazione
24 Settembre 2024
A partire dal 1° luglio 2019, l’Italia ha avviato un processo di sostituzione graduale degli scontrini e delle ricevute fiscali con il cosiddetto documento commerciale, introducendo l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Questa innovazione mira a semplificare la gestione fiscale e a rendere più efficace il controllo delle transazioni.

Un cambiamento per gli operatori economici
Dal 1° gennaio 2021, l’obbligo di utilizzare un registratore telematico (RT) o una procedura web fornita gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate è diventato definitivo per tutti gli operatori economici che svolgono attività di commercio al minuto e assimilate. Questo sistema sostituisce definitivamente l’emissione dei vecchi scontrini e ricevute fiscali.
I soggetti interessati includono, oltre ai commercianti tradizionali, anche altre categorie che emettevano ricevute fiscali, come artigiani, alberghi e ristoranti. Tuttavia, restano esonerate dall’obbligo alcune operazioni particolari, come il trasporto pubblico collettivo di persone o le vendite di giornali, in base a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 10 maggio 2019.
Cosa cambia per il consumatore?
Per il cliente, la novità non è particolarmente invasiva: il vecchio scontrino fiscale viene semplicemente sostituito da un documento commerciale, che non ha valore fiscale ma può essere conservato come prova d’acquisto, utile per garanzie, cambi o resi.
Un processo avviato in due fasi
Il passaggio ai corrispettivi elettronici è avvenuto in due fasi principali:
- Dal 1° luglio 2019, l'obbligo è scattato per gli operatori con un volume d’affari superiore ai 400.000 euro.
- Dal 1° gennaio 2021, tutti gli altri operatori economici hanno dovuto adottare un registratore telematico o utilizzare la procedura web dell’Agenzia delle Entrate.
Inizialmente, la scadenza per gli operatori più piccoli era fissata al 1° luglio 2020, ma è stata posticipata al 1° gennaio 2021 a causa delle difficoltà causate dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, come stabilito dal decreto Rilancio (DL n. 34/2020).
Come adeguarsi?
Gli operatori che non hanno ancora effettuato l'adeguamento devono dotarsi di un registratore telematico o accedere alla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Il processo è semplice e viene supportato dai tecnici specializzati che possono configurare i registratori in modo da gestire la trasmissione dei corrispettivi in modo conforme alle nuove regole fiscali.
L’obbligo di trasmissione giornaliera
I corrispettivi elettronici devono essere memorizzati e trasmessi telematicamente all’Agenzia delle Entrate quotidianamente. Questo processo è automatico per chi utilizza un registratore telematico, mentre chi opta per la procedura web può trasmettere i dati manualmente.
Vantaggi e sfide
L’introduzione dei corrispettivi elettronici rappresenta un vantaggio sia per gli operatori economici che per l’amministrazione fiscale. Da un lato, i commercianti possono gestire meglio la propria contabilità e ridurre gli errori umani, dall’altro, il fisco può contare su un sistema di controllo più efficiente e immediato.
Le sfide riguardano soprattutto i piccoli commercianti, che potrebbero trovare oneroso l’acquisto e la manutenzione di un registratore telematico. Tuttavia, lo Stato ha previsto un credito d’imposta per coprire parte delle spese sostenute per l’adeguamento tecnologico.
Conclusioni
Il sistema dei corrispettivi elettronici è uno dei pilastri della strategia di digitalizzazione del fisco italiano. Pur rappresentando un cambiamento significativo per gli operatori economici, offre vantaggi sia in termini di gestione interna che di trasparenza fiscale. Con il tempo, si prevede che questo sistema diventi sempre più integrato nelle normali operazioni commerciali, facilitando il rapporto tra imprese e amministrazione fiscale.